Blues between my ears #9 (ovvero: chi non muore si rivede!)
- Dario Gaggero
- 1 mar 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Ladies & Gentlemen,
dopo tempo immemore rieccoci al desueto appuntamento con ‘Blues Between My Ears’ la rubrica di blues, aneddotica e varie sconcezze che rivaleggia agilmente con chi volete voi, tanto non temiamo la concorrenza.
Vi chiederete: “Chi mai sarà il ribaldo che in tal guisa ci apostrofa?”
Sono sempre io, Dario Gaggero – Gran Pergittone degli Snake Oil Ltd, laureato honoris causa in ciambelle senza buco, concessionario esclusivo dell’unico Olio di Serpente in grado di curare tutti i mali, ma proprio tutti, anche quelli immaginari, basta che pagate. In contanti, grazie.
Molte cose sono successe durante questa mia colpevole assenza (ma anche voi un colpo di telefono potevate pure darlo, eh?), ma per il momento vi basti sapere che il nostro nuovo album è ancora in fase di lavorazione e che siamo stati costretti a ristampare per la terza volta il sempre ottimo ‘Back from Tijuana – Live by the Sea‘ pur di soddisfare le vostre pressanti richieste. Scherzi a parte: grazie davvero per l’affetto che ci avete dimostrato spazzando via tutte queste copie del nostro live. Se non avessi un cuore di pietra e una reputazione da difendere potrebbe anche scapparmi una lacrimuccia.
Ma passiamo alla fredda cronaca: il 27/08/2016 i vostri amati Snake Oil Ltd hanno preso parte alla serata finale della 14° edizione di Blues A Balues, ormai storico blues festival di Bologna. Inutile dire che per noi è stata una bellissima esperienza e il nostro set ha ricevuto un’accoglienza addirittura più calorosa di quanto sperassimo (e le nostre speranze sono sempre altissime!).

Abbiamo incontrato (o reincontrato) musicisti, fotografi, appassionati e duettato con un nome storico del blues italiano come Andreino Cocco. Insomma, ci siamo divertiti un mondo.
Un ringraziamento speciale va ad Andrea Zaffagnini e a tutto lo staff del Festival che ci ha fatto sentire come se fossimo a casa nostra – speriamo di rivederci presto!
Ma vi ho tenuto nascosto un particolare: l’headliner della serata era Marco Pandolfi, uno dei miei bluesmen (viventi) preferiti, con il quale ho avuto il piacere di collaborare in qualche occasione.
Pandolfi è giustamente considerato uno degli armonicisti blues migliori sulla piazza (e non sto parlando solamente dell’Italia, giovani!) ma è molto di più: se avete assistito a un suo concerto o avete sentito un suo disco lo saprete anche voi.
Ogni accento della chitarra, ogni frase dell’armonica, il ritmo del cantato e quello della batteria di Federico Patarnellodanno vita ad un blues che sembra uscito pari pari da un disco degli anni ’50, riuscendo nel miracolo di risultare personale e convincente nel frattempo.
Filologico + originale + virtuoso dell’armonica = battilo, se ci riesci.

Marco ci ha fatto l’onore di chiamarci sul palco alla fine del suo set e lo abbiamo coinvolto suo malgrado nella nostra versione di ‘Mean Mistreatin’ Mama’ di Elmore James.
E’ coraggiosamente sopravvissuto all’ esperienza senza danni apparenti e mi dicono abbia passato la notte.
E con questo vi saluto,
Dario Gaggero, il bluesman vacanziero.
Consigli per gli acquisti:
Marco Pandolfi: ‘No Dog In This Hunt’ (2014)

L’ultimo album in studio di Marco è anche il mio preferito – si avvale di una line-up parzialmente ‘allargata’ e contiene pezzi bellissimi come ‘Rosario’ o ‘Leaking Roof’. Cercate qui il resto della sua discografia. Un giorno mi ringrazierete.
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